08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Il Tao delle relazioni
Una visione orientale della sessualità










Mi è capitato di leggere una testimonianza, durante la selezione di alcuni testi destinati o meno alla pubblicazione, di una coppia che si presenta a un ritiro di meditazione di due settimane – zazen mi pare. Una coppia di ricercatori spirituali, amanti della meditazione, il cui stanco legame si stava avviando alla fine.

Entrambi erano pronti  a dedicarsi in “separato” silenzio e raccoglimento alla pratica di mindfulness. Con sorpresa l’insegnante dice loro di condividere la stessa stanza per l’intera settimana e di “non uscire” fino alla fine. Nessuna indicazione su come utilizzare il loro tempo, di assoluta secondaria importanza. Alla fine della settimana sorridenti chiedono di passare anche la seconda allo stesso modo.

E dire che non avevano più alcuna voglia di stare insieme!

Siamo abituati ad unirci, ad unire i corpi intendo (anche in un semplice abbraccio), quando siano soddisfatte determinate condizioni.

Quando gli ormoni pulsano e sollecitano l’incontro, quando si ha voglia e quella voglia risponde a stimoli fisici specifici e a immagini mentali che sollecitino l’accoppiamento e talvolta, magari, per una sorta di dovere.

Oppure quando l’attrazione si fa sentire e l’eccitazione ha raggiunto un certo grado di ebollizione e nasce la necessità di scaricare una sorta di tensione fisica/emozionale e, pare, l’espressione dell’affinità che ci unisce guida verso l’accoppiamento.

Nei primi incontri è facile che il corpo risponda con passione, preso a servizio da una potente forza, da un impulso tanto piacevole quanto incontrollabile. La forza della vita trova il suo canale primigenio nell’unione dei corpi, a dispetto di noi stessi. La riproduzione è il suo obbiettivo che talvolta travolge gli argini stessi della contraccezione.

L’eccitazione colora l’atto di gioia, piacere, trasporto… e poi il corpo, che cessa di rispondere all’alchimia della chimica, è come messo da parte. Resta una sorta di attesa che le condizioni conosciute si ricreino.

Come sarebbe unire semplicemente i corpi, al di là di qualsiasi preambolo che ne giustifichi l’atto? Al di là dei mi piace non mi piace, ne ho voglia o meno, sono eccitato non sono eccitato, sono provvisto del giusto immaginario o meno, del “corretto” bagaglio emozionale.

Lasciare che i corpi si uniscano e assecondino la loro intelligenza intrinseca, con curiosità, attesa, senza aspettative. Presenti a un movimento autentico oltre le coordinate conosciute.

Affidarsi alla polarità insita negli organi sessuali stessi, alla bellezza e intelligenza della loro fattura, alla sapiente forza che li guida, al magnetismo di cui sono portatori.

Presenti a un sentire che risponde in quel preciso istante, istante dopo istante, una scoperta continua. Giocosi e aperti, immobili se niente muove. La comunicazione che corrisponde e risuona con ciò che si palesa nel sentire.

Vero è che tale magnetismo ha perso per i più il suo asse di complementariatà e unire i corpi, senza “niente fare”, con perseveranza, come una sorta di disciplina, è la via per restituire ai circuiti magnetici la naturale polarità. Certo, si tratta d’intraprendere un cammino, con poggi e buche.

Che gioia, scoprire, anche grazie all’altro/a – che sia benedetto/a – quel corpo interiore intelligente, vibrante di vita, che mosso gestisce senza il nostro intervento le più delicate funzioni vitali. Scoprirlo e, insieme, affidarsi.

E l’atto sessuale si manifesta quale dono che trascende il già pur glorioso compito del perpetuarsi della specie. Diventa una porta, una meditazione, una via.

Rimanendo fermi

Il dono del Tao è il più grande tra i doni.

Come può essere dato? Rimando fermi quando gli altri non possono controllare il loro dare; rimando fermi quando gli altri non possono controllare il loro prendere.

Quando ci sono montagne, l’acqua fluisce lontano da esse. Quando ci sono valli l’acqua vi fluisce dentro.

È l’immobilità mobile tra uomo e donna il più grande dono dell’uno verso l’altro. Abbiate fiducia nell’immobilità, state fermi insieme e si muoverà.

(Ray Grigg – Il Tao delle Relazioni)

da www.elsamasetti.it



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